Psicologa-Psicoterapeuta

Brevi cenni storici

17.06.2014 00:00

La terapia cognitivo-comportamentale è un tipo di terapia che nasce dallo sviluppo e dall’integrazione delle terapie comportamentali e quelle cognitiviste.

Il comportamentismo nasce agli inizi del XX° secolo grazie agli studi di J.B Watson e soprattutto a quelli di I.P. Pavlov i quali applicavano tecniche e metodi di tipo scientifico nella misurazione dei processi mentali, garantendo così a tali misurazioni caratteristiche di obiettività ed esattezza.

Il comportamentismo rivoluzionò i concetti della precedente psicologia, concentrando gli  studi non più sulla "coscienza", bensì sul "comportamento" osservabile degli organismi viventi che divenne nuovo e unico oggetto di studio della psicologia.  

Agli inizi degli anni ’60 il comportamentismo entrò in crisi, poiché era evidente che questa teoria non era in grado di spiegare i comportamenti umani più complessi, quali ad esempio le relazioni sociali, quindi, Beck, fondatore della psicoterapia cognitiva, iniziò ad indagare su come il pensiero influenzava il comportamento e le emozioni. In particolare si accorse che i pazienti presentavano flussi di pensieri che scorrevano parallelamente e che alcuni di questi  erano direttamente responsabili delle emozioni dolorose provate dalla persona in una data situazione. Si rese conto che analizzando i pensieri si poteva aiutare l'individuo a capire la sua sofferenza, le cause dello sviluppo e del mantenimento dei disturbi mentali. Questi studi diedero impulso alla costruzione dei modelli della mente e alla “rivoluzione cognitiva”: l'uomo non era più visto come un semplice insieme di comportamenti da osservare, ma si iniziò a porre l'accento sull'attività pensante dello stesso, visto come organismo attivo e non più passivo.

In seguito a queste considerazioni, Back elaborò un modello di intervento clinico basato sulla riflessione sulle proprie emozioni e sui pensieri che sono ad esse associati e la confutazione dei pensieri che interferivano con l'equilibrio emotivo della persona; nacque la terapia cognitiva standard denominata, poi, anche comportamentale poiché si avvale di tecniche di derivazione comportamentista.

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